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Aversa



La storia di Aversa iniziò ufficialmente nel XI secolo d.c quando i normanni raggiunsero il mezzogiorno d'Italia. Fu il nordico Rainulfo Drengot, nel 1022 a stabilirsi in un piccolo palazzo adiacente l'attuale Chiesa di Santa Maria a Piazza. Fu lui, aiutato dai suoi uomini a realizzare una piccola cinta di protezione all'insediamento, mentre all'interno furono costruite diverse strutture militari e civili. Aversa, nel giro di pochi anni, divenne un vero e proprio punto di riferimento per tutti i normanni che giungevano in Italia. Tutto ciò rese necessario un intervento importante che ampliasse la cinta muraria. La città si sviluppò in maniera autonoma per tutto l'XI secolo d.c. godendo di un incremento economico e culturale. A partire dal 1050 circa divenne diocesi soggetta alla S. Sede. Lo stemma che rappresenta la città è il gallo basilisco. Il gallo rappresenta i normanni, proveniente da quella terra che in passato veniva chiamata Gallia e il basilisco, animale leggendario con corpo da serpente, testa di gallo, ali e zampe d'aquila, simbolo di vita eterna, rappresenta gli Osci, gli antichi abitanti della zona. Sullo stemma è presente un motto latino, la cui traduzione è: "Il Basilisco che giacque sull'arena, risollevò il capo invitto". Aversa è nota come la città delle Cento Chiese. La spiritualità dei cittadini di un tempo ha determinato la costruzione di tanti edifici religiosi appartenenti a epoche differenti. La chiesa di S. Maria a Piazza (XI secolo) è la chiesa più antica di Aversa. Posta in corrispondenza della piazza del mercato pubblico, al di fuori della prima cerchia di mura cittadine, è precedente all’arrivo dei Normanni. A seguito di un brutto terremoto, l’impianto romanico originale subì, a partire dalla metà del XIV secolo, una completa trasformazione secondo i canoni dell’architettura gotica. ll monastero di San Biagio, la cui esistenza è attestata, dal codice omonimo conservato presso la Biblioteca Vaticana, a partire dal 1043, fu forse fondato da una principessa normanna ed affidato all’ordine benedettino. Secondo la tradizione, fu utilizzato spesso come rifugio dalle donne normanne durante i lunghi periodi di assenza dei mariti impegnati nelle continue guerre. Dell’assetto romanico originario non resta che il pronao. Aversa si contraddistingue anche per un'importante tradizione di prodotti tipici come la mozzarella, il vino Asprinio e la famosissima polacca.

Museo San Biagio

Strada S. Biagio 37

 

Duomo di Aversa
Piazza Duomo

Chiesa di Santa Maria a Piazza
Strada Santa Maria a Piazza

 

Palazzo Golia

Via Seggio n.72