Un Tesoro di Porcellana alla Reggia di Caserta: Il Vaso Meissen di manifattura Maissen
La maestosa Reggia di Caserta, simbolo della grandezza dei Borbone nel XVIII secolo, non custodisce solamente sfarzosi arredi e opere d’arte di manifattura napoletana. Tra i suoi tesori, spicca anche un prezioso vaso proveniente dalla celebre manifattura di Meissen, testimonianza dei legami culturali e del gusto raffinato della dinastia regnante.
L’arrivo di porcellane Meissen alla corte napoletana è strettamente legato al matrimonio di Carlo di Borbone con Maria Amalia di Sassonia nel 1738. La principessa sassone, proveniente dalla regione dove la manifattura di Meissen aveva visto la luce nel 1710, portò con sé al suo nuovo regno una dote di oggetti pregiati, tra cui con ogni probabilità anche splendidi esemplari di questa rinomata porcellana.
Il vaso Meissen conservato alla Reggia di Caserta rappresenta un esempio significativo della produzione della manifattura sassone nel XVIII secolo. Caratterizzato da una porcellana dura e traslucida di altissima qualità, il vaso si distingue per la sua eleganza formale e la ricchezza decorativa.
Sebbene non sempre sia facile tracciare la storia specifica di ogni singolo pezzo giunto a Napoli, è plausibile che questo vaso sia stato utilizzato per adornare gli sfarzosi ambienti della reggia, testimoniando il prestigio e il potere della famiglia reale. La presenza di manifatture europee di eccellenza come Meissen sottolinea l’apertura culturale della corte borbonica e il desiderio di circondarsi di oggetti di lusso e di tendenza.
Lo stile del vaso, con le sue decorazioni minuziose e i colori vivaci tipici del gusto rococò in voga all’epoca, si inserisce perfettamente nel contesto artistico della Reggia di Caserta. Le scene dipinte, spesso ispirate a temi mitologici, paesaggistici o floreali, rivelano la maestria degli artigiani di Meissen e la loro capacità di trasformare la porcellana in vere e proprie opere d’arte.
Oggi, il vaso Meissen custodito nella Reggia di Caserta rappresenta un importante tassello nella storia delle collezioni reali borboniche. Testimonia i legami tra la corte napoletana e i principali centri di produzione artistica europei e offre ai visitatori uno sguardo sul gusto e sullo sfarzo che caratterizzavano la vita nella reggia nel XVIII secolo.