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Luoghi Il Planetario di Caserta: un viaggio tra le stelle

Il Planetario di Caserta: un viaggio tra le stelle

Hai mai sognato di volare tra le stelle e scoprire i segreti dell’universo?

Al Planetario di Caserta puoi farlo!

L’idea di un Planetario ha radici profonde, risalenti al 1995 quando, su iniziativa dell’allora assessore Giuseppe Messina, l’astrofisico Luigi A. Smaldone elaborò un ambizioso progetto. La struttura, pensata per ospitare 54 spettatori sotto una cupola di 9 metri, avrebbe offerto un’esperienza immersiva nel cosmo. Tuttavia, a causa di cambiamenti amministrativi e di priorità politiche, il progetto rimase sulla carta. Solo nel 2005, grazie al programma europeo URBAN II e alla determinazione di figure come Alfredo Messore e Maurizio Mazzotti, l’idea fu rilanciata e finalmente realizzata.

La scelta della sede cadde su un edificio annesso alla Scuola Media “L. Vanvitelli”, originariamente destinato alla biblioteca scolastica. Sotto la guida del geom. Luigi Cunto e dell’arch. Annamaria Bitetti, l’edificio fu sottoposto a una profonda ristrutturazione per adattarlo alle esigenze del planetario. Il prof. Luigi A. Smaldone, invece, si occupò della progettazione degli impianti specifici, tenendo conto delle notevoli innovazioni tecnologiche avvenute nel settore negli ultimi dieci anni.

Dotato di una cupola di 7 metri di diametro, il planetario offre un’esperienza visiva senza paragoni. Due proiettori laser ad alta risoluzione, supportati da un software astronomico di ultima generazione (RSACosmos), riproducono con incredibile realismo un universo di oltre 1.5 milioni di stelle. Il sistema audio Dolby Surround 5.1 completa l’esperienza, creando un’atmosfera coinvolgente.

Oltre alle proiezioni, il planetario organizza numerosi eventi, conferenze e laboratori didattici, rivolti a scuole, associazioni e al pubblico in generale. Un percorso museale, ricco di reperti e modelli, poi, illustra la storia dell’astronomia, dalla curiosità degli antichi astronomi alle più recenti scoperte scientifiche.

E tu lo conoscevi?