
La bellezza selvaggia del Lago del Matese
Il Lago Matese, situato a circa 1000 metri di altitudine tra i comuni di Castello del Matese e San Gregorio Matese, è il lago carsico più elevato d’Italia. Circondato dalle imponenti vette del massiccio matesino, tra cui Monte Miletto e la Gallinola, nel corso degli anni è diventato un rifugio naturale per numerose specie di anfibi, piante e animali. Questo ambiente protetto è particolarmente amato dagli uccelli come il Germano Reale e l’Airone cenerino, che lo scelgono come luogo di nidificazione.
Grazie alla sua accessibilità, il lago offre numerosi percorsi escursionistici che permettono di esplorare le sue sponde e ammirarne la bellezza. In determinati periodi dell’anno, quando il livello dell’acqua lo consente, si può raggiungere l’isolotto chiamato “Montrone” o “Monterone”, un tempo utilizzato per il ricovero del bestiame.
Si è formato milioni di anni fa grazie a un processo geologico complesso. Il suo fondo è impermeabile, il che permette l’accumulo delle acque provenienti dalle montagne circostanti. Questo fondale particolare si è creato a seguito della dissoluzione della roccia calcarea tipica dei territori carsici. I residui insolubili di questa roccia si sono depositati sul fondo del lago, insieme a ceneri provenienti dalle antiche eruzioni vulcaniche del Roccamonfina e dei Campi Flegrei, oltre a sedimenti argillosi e organici.
Nel corso dei millenni, queste componenti hanno contribuito alla formazione dell’attuale Lago del Matese, che oggi viene alimentato da diverse sorgenti situate lungo la sponda nord, coperte da detriti ghiaiosi, e da piccoli torrenti stagionali. Questi torrenti si attivano principalmente tra l’autunno e la primavera, grazie alle piogge abbondanti e allo scioglimento delle nevi.
Oggi il Lago del Matese diventa una straordinaria meta turistica per gli appassionati escursionisti di montagna o per chi semplicemente ha voglia di un rifugio lontano dalla città dove immergersi totalmente nella natura al riparo dal frastuono cittadino.