Gaetano Salomone e la Fontana dei Delfini: un capolavoro del ‘700
La Reggia di Caserta, gioiello architettonico del XVIII secolo, è famosa in tutto il mondo per la sua maestosità e per l’imponente parco che la circonda. All’interno di questo vasto giardino, un’opera in particolare cattura lo sguardo dei visitatori: la Fontana dei Delfini.
Un’opera d’arte che prende vita
Realizzata tra il 1776 e il 1779 su progetto di Gaetano Salomone, la fontana è un capolavoro del barocco napoletano. Tre imponenti mostri marini, con le code alzate e le bocche spalancate, dominano la scena, eruttando potenti getti d’acqua. Le sculture, in travertino di Bellona, sono un trionfo di forza e movimento, e creano un’atmosfera magica e suggestiva.
Un viaggio nel mito
La scelta del delfino come protagonista di quest’opera non è casuale. Nell’antichità, questo mammifero marino era considerato un simbolo di buona fortuna e di saggezza. Nella mitologia greca, si diceva che i delfini accompagnassero le anime dei defunti nell’oltretomba. La Fontana dei Delfini, quindi, non è solo un’opera d’arte, ma anche un richiamo alla tradizione e alla spiritualità.
Curiosità
Dietro la fontana si trova una grotta artificiale, un luogo fresco e appartato dove rifugiarsi durante le calde giornate estive. Nel corso dei secoli, la Fontana dei Delfini è stata protagonista di numerosi eventi e feste. In particolare, nel 1781, Ferdinando IV di Borbone organizzò una grande festa illuminando i viali che conducevano alla fontana.
Oggi, la Fontana dei Delfini è uno dei simboli più amati della Reggia di Caserta. È un luogo che affascina grandi e piccini, e che rappresenta un’attrazione imperdibile per tutti coloro che visitano questa splendida città.